-Folklore Italiano- Il Monachicchio, il Linchetto e la Biddrina

Articolo leggero per questa settimana, aspettando quelli più “pesanti”, dalle tematiche ben più studiate: signore e signori, se avete avuto la spiacevole sorpresa di trovarvi in questo blog per la prima volta in assoluto, lasciate che vi presenti “Folklore Italiano“, la rubrica dedicata esclusivamente a catalogare tutte le leggende, le creature e le storie che fanno parte del panorama storico-sociale italiano.
Oggi parliamo del Monachicchio, del Linchetto e della Biddrina.

IL MONACHICCHIO. Il Monachicchio è una figura folkloristica “cristianizzata“, come avremo modo di vedere, originario della Basilicata (precisamente della zona di Matera).
Le fonti sono ambigue: ci sono quelle che lo dipingono come il fantasma di un bambino che non ha ricevuto il battesimo, altre invece reputano sia un semplice folletto.
Porta in testa ucuppulicchi, ossia un berretto di color rosso scuro e ha comportamenti ambigui a seconda delle persone con cui entra in contatto: con i bambini compare sia di giorno che di notte, giocando con loro facendosi rincorrere, regalando monetine d’oro ai ragazzini di indole buona, mentre con gli adulti si fa vivo di notte e tiene comportamenti assai dispettosi, arrivando a solleticare i piedi, sedersi sulla pancia del malcapitato, sfilare le sedie alle donne che cenano a intrecciare le code o i peli di asini o cavalli.
L’unico metodo per farlo smettere a quanto pare è sottrargli il cappello rosso, in quanto ciò lo farà disperare fino a inginocchiarsi ai vostri piedi e pregarvi di restituirglielo.
Il Monachicchio, inoltre, è anche il custode di un tesoro non meglio precisato. E’ sottoterra come dicono alcuni? Nasconde l’oro proprio sotto u’ cuppulicchi come dicono altri?
Nessuno sa la verità.

Il Monachicchio.

IL LINCHETTO. Ci spostiamo in Toscana, questa volta in provincia di Lucca, con la figura del Linchetto.
Ora, ricordate il Buffardello? Ecco, il Linchetto è la sua versione… un pochino più cattiva.
Una grande differenza è che il Linchetto è un folletto dalle sembianze di un animale con caratteristiche ibride: diverse fonti lo ritraggono come metà cane, metà gatto e alcune parti del corpo che ricordano quelle di un topo.

Come gli altri folletti, il Linchetto agisce nella casa delle povere persone tirando via le lenzuola, saltando sul petto dei malcapitati rendendogli difficile la respirazione, intrecciando le code di vacche e cavalli.
Ah, a proposito di animali capita spesso che il Linchetto sia piuttosto sensibile a questi, prendendoli in simpatia o in antipatia: nel primo caso fornisce loro più cibo di quanto non gliene diano i propri padroni, mentre nel secondo gli sottrae il cibo e cerca di farli ammalare fino a causare la loro morte.
Ci sono dei metodi per tenere lontano il Linchetto: mettere una candela benedetta o una ciotola piena di riso all’ingresso della propria dimora oppure un ramo di ginepro carico di foglie all’ingresso delle stalle.
Il Linchetto infatti si distrae facilmente, e perde tempo a contare i chicchi di riso e le foglie finché non si stanca.

La Biddrina.

LA BIDDRINA. La Biddrina è un animale che abita la Sicilia, in particolare la provincia di Caltanissetta.
Chi l’ha vista la descrive come un via di mezzo tra un drago, un coccodrillo e una serpe di colorazione tra il blu e il verde; il suo habitat ideale è la palude, dove infatti è nata la sua leggenda.
Si dice che la Biddrina era originariamente una biscia rimasta celata dagli occhi degli uomini per ben sette anni e che ha uno sguardo tanto ammaliante da rapire chiunque si perda nella palude per poi avvelenarlo.

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